Miuras Lures è il frutto di una passione inestinguibile trasmessa da padre in figlio, compagni di pesca nelle acque degli Appennini italiani. Una passione curata negli anni con pazienza e sacrificio insieme a una serie di altre attività outdoor, tutte con una base comune: il piacere di vivere la Natura in tutti suoi aspetti e stagioni.
Dal 2008, Miuras Lures ha prodotto più di 6000+ esche irreplicabili e di impareggiabile qualità, distribuite e spedite a clienti in tutto il mondo. Ogni singola esca è unica e fatta a mano dalla fase di sketching a quella della produzione. Il loro segreto? Una attenzione ineguagliabile ad ogni dettaglio che può esistere soltanto quando a controllare l’intero processo è una singola persona, senza macchine o automazione. Miuras Lures è Maurizio Carini, le mani e la mente dietro ogni singolo prodotto Miuras.
La storia di Miuras inizia nel 2007, quando, all’età di 24 anni, Maurizio ha l’occasione d’oro di vivere finalmente la pesca in un ambito professionale, lavorando ovvero come dipendente per un tour operator di viaggi di pesca al luccio all’estero. Dalle alture degli Appennini atterra in Irlanda, e realizza immediatamente che il suo apprendistato avrebbe avuto luogo in un vero e proprio paradiso per la pesca.
L’Irlanda è una visione incredibile: un paesaggio punteggiato dal verde brillante di prati e brughiere, e dalle superfici scintillanti di fiumi e laghi, popolati da svariate specie di animali d’acqua e di terra. Lì, Maurizio alloggia con persone con lo stesso entusiasmo per la pesca, e la stanza che condivide con un collega è letteralmente ricoperta di esche e altra attrezzatura per la pesca: tutto lo spazio che hanno, dai pavimenti agli armadi, viene usato come deposito per l’equipaggiamento, al punto che rischiano allamature fortuite solo muovendosi.
Questo contesto incredibilmente stimolante è di ispirazione per la creatività di Maurizio; senza contare l’allettante premio di far abboccare i grandi lucci che abitano le acque limitrofe, più che sufficiente come motivazione. Lavorando con sempre più attenzione e oculatezza, Maurizio inizia a testare nuove esche, avendo intuito che non tutto era ancora stato scoperto. Si accorge presto che usare esche morbide come grub e pesci di gomma di generose dimensioni è una buona strategia per il successo; tuttavia, per via del loro peso, è chiaro come queste esche da sole non permettono di temporeggiare nella presentazione sospesa in acque poco profonde e sopra la vegetazione sommersa.
La soluzione al problema, la chiave per una svolta e per la sua vita insieme, arriva nel 2008, quando Maurizio trova un semplicissimo tappo di sughero mentre pulisce la stanza durante un giorno libero dal lavoro. Un semplice tappo abbandonato mette la sua mente in in moto e sarà all'origine, infine, della storia di Miuras Lures.
Lo stesso giorno, Maurizio adatta quell’oggetto insospettabile nella prima bozza dell’esca perfetta che ha sempre mirato a creare. Improvvisa un prodotto di prova assemblando l’esca con il pelo di cervo, un componente poi diventato fondamentale, e lo testa immediatamente con un bagno inaugurale nel fiume più vicino. È un successo istantaneo: al secondo lancio, un luccio di quasi un metro di lunghezza sale a candela dallo spesso fondo erboso, attaccando l’esca. Più tardi, sempre quel giorno, il gruppo di colleghi fa lo stesso test; agli iniziali sguardi scettici subentrano occhi accesi dall’interesse, mentre si passano di mano in mano il primo vero e proprio prototipo Miuras e lo battezzano come “un topo”.
I mesi successivi, sperimentazioni accuratamente pianificate vengono eseguite in acque di varia natura, con il risultato di dimostrare la straordinaria abilità dell’esca di attrarre i lucci dove ogni altra esca fallisce. Questi lunghi test sono essenziali per tracciare le linee ufficiali dell’esca, replicate poi sulla prima serie prodotta per la prima volta per il pubblico tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. I primi pezzi originali vengono distribuiti tra amici stretti, guide del Lodge e alcuni ospiti che le avevano esplicitamente richieste. Da quel momento in poi, la produzione non si fermerà più. Per un anno, il Mouse rimane al centro dell’attenzione, che sia notato in azione durante una battuta di pesca o in vendita nella bacheca del Lodge: inizialmente un oggetto di cui ridere, poi un must, visto il numero di catture riportate. Verso la fine del 2010, al concludersi della sua esperienza come guida di pesca, Maurizio allarga il suo spazio di lavoro e studia per espandere il range di prodotti ad una serie di nuovi modelli, sviluppati anche grazie ai feedback dei suoi ex colleghi in Irlanda. Un conglomerato di idee e pareri incrociati provenienti da più cervelli blinda così le peculiarità dell'esca, correggendo via via i difetti della manifattura, valorizzandone i plus anche sulle combinazioni di colori più letali. Il topo diventa “Miuras” Mouse®, un anagramma del soprannome “Mauri”, e i suoi meriti si espandono a macchia d’olio sempre più distanti, non solo all’interno della nicchia di pescatori-viaggiatori in Italia e all’estero ma anche ad altre guide di pesca che, senza sensazionalismi, lo usano con tacita fiducia, conservando il più possibile il suo segreto. Ma gli spettacolari risultati del Miuras Mouse non mantengono a lungo la sua esistenza in incognito; tra il 2013 e il 2014 arriva il primo boom di richieste, che obbliga Maurizio a dividersi tra due lavori e innescando un impegno lavorativo straordinario. Poi, finalmente, la decisione che cambia la sua vita: dal 2015, Maurizio inizia a produrre esche come sua principale occupazione, credendo ed investendo i suoi risparmi personali nella fondazione della compagnia Deftackle®.
ciascuno portato alla luce dal loro creatore, che dà loro anima e carattere. La quantità inviolabile di tempo che questo processo richiede conferisce ad ogni singola esca un valore assoluto nella qualità della sua efficacia, mantenendo al massimo gli standard senza compromessi nei confronti della sua tradizione storica e ricetta originale.